Una volta la "reputazione" di una persona derivava dai suoi comportamenti reali: si diceva è una brava persona, tiene fede agli impegni, è onesto. Oggi la reputazione di una persona e per, traslitterazione, di un'azienda, un ente, un partito, un sindacato, non appartiene più al solo giudizio di quanti, in qualche modo, hanno a che fare con quella persona o soggetto. Giacché appena esci dall'ambito strettamente privato e, per esempio, posta qualcosa sui social, entri automaticamente in un mondo per certi aspetti surreale. Chiunque con una tastiera davanti può scrivere di te le peggiori cose senza pagare dazio e quelle stesse cose sono lette da migliaia di altre persone che, senza avere la minima idea di chi tu sia, si sente in obbligo di dire la sua. Roba che agli inizi del secolo scorso poteva sfociare in un duello o in una coltellata. Se questo vale per una persona, figuriamoci per un'azienda o un partito." I segreti e le strategie utilizzate per i principali enti e sistemi di rappresentanza come Confindustria, Federmanager, Anp, Fasi e Previndai ma anche per le aziende che hanno identificato nella reputazione lo strumento principale per il raggiungimento dei loro obiettivi di marketing raccolti in questo libro.